Autunno una stagione nella quale predisporsi all’Inverno, vediamo come!

Dopo aver affrontato l’approccio omeopatico alla stagione autunnale, prendiamo in esame quello che invece in alternativa possiamo fare per prevenire o trattare al meglio le affezioni respiratorie da un punto di vista fitoterapico. Da sempre infatti la medicina popolare e più di recente anche quella ufficiale propongono l’uso di piante per il sostegno delle difese immunitarie sia in fase preventiva che di trattamento.

Vediamo allora insieme alcuni tra i principali rimedi naturali utili per questo scopo:

Echinacea: La pianta, caratterizzata da varie specie, era conosciuta già nell’antichità ed è nota perché veniva utilizzata dagli Indiani d’America per curare le ferite. Infatti determina un aumento delle difese immunitarie andando ad esplicare un’azione di stimolo alla fagocitosi, ovvero la capacità che alcuni globuli bianchi ( neutrofili, eosinofili e macrofagi ) hanno di inglobare e digerire corpi estranei quali virus e batteri.

Oggi trova indicazioni sia in profilassi che nel trattamento delle affezioni respiratorie. Può essere usata in forma liquida di Tintura Madre oppure solida formulata in capsule o compresse di Estratto Secco con il dosaggio dipendente dal titolo (ovvero dal quantitativo di echinacoside che è uno dei principi attivi dell’echinacea ) dell’estratto stesso e dalla specie di echinacea da cui è ricavato lo stesso estratto. Una cosa importante è legata all’assunzione. E’ infatti buona norma attuare delle “finestre terapeutiche”, vale a dire protrarre l’assunzione per 10/20gg facendo seguire una pausa di dieci giorni per poi riprendere l’assunzione. Questo evita una sovrastimolazione del sistema immunitario e potenziali effetti collaterali come segnalato da EMEA. Inoltre l’uso dell’echinacea è controindicato in presenza di patologie autoimmuni, nonché in caso di epatopatia. C’è inoltre da tener presente che può influenzare l’attività di altri farmaci in quanto interferisce con il citocromo P-450 e che non va utilizzata prima dei 12 anni.

Uncaria Tomentosa: pianta del Sud America di cui si usa la corteccia è nota da sempre per le sue proprietà pro immunitarie e antiinfiammatorie. E’ infatti in grado di avere un effetto stimolante il sistema immunitario ed è stato dimostrato attraverso degli studi scientifici, essere in grado di avere un effetto sui dolori articolari. Può essere quindi utile in inverno soprattutto negli anziani con dolori artrosici. Come per l’Echinacea va evitato l’uso in concomitanza a malattie autoimmuni e può interferire a livello epatico con l’assunzione di altri farmaci

Astragalo ( Astragalus Membranaceus ):
pianta diffusa in Asia di cui si usa la radice. Ampiamente usata nella medicina cinese, è una pianta dotata di attività immunostimolante ed adattogena. Non risulta avere alle dosi indicate tossicità. E’ in fase di studio il suo utilizzo nei pazienti affetti da AIDS, nella prevenzione delle malattie infettive neoplastiche e da immunosoppressori citostatici.

Propoli: è una sostanza resinosa prodotta dalle api a partire dalle gemme di alcune piante. Ha proprietà batteriostatiche, battericide, antivirali, immunostimolanti, cicatrizzanti, antinfiammatorie, balsamiche, antiulcera, diuretiche e rivitalizzanti. Per tutto questo risulta essere un valido aiuto nelle infezioni ORL, in quelle tracheobronchiali e virali. Può essere usata in varie forme la più diffusa la Tintura Madre, lo Spray ORL e le tavolette/caramelle. Il propoli non va usato nei bambini sotto i tre anni

Manuka ( Leptospermum Scoparium): Di questa pianta originaria della Nuova Zelanda si usano le foglie, l’olio essenziale, ma soprattutto il miele prodotto dalle api che si cibano del suo polline. Il miele così prodotto si arricchisce del principio attivo , il metilgliossale, che può raggiungere concentrazioni che vanno da 100 a 550mg per kilo. Tutti i tipi di miele hanno proprietà antibatteriche in virtù del perossido di idrogeno che contengono e di come le molecole degli zuccheri si legano all’acqua, affamando i batteri dei nutrimenti necessari per sopravvivere. Il miele di manuka, in particolare, contiene anche altri componenti chimici che ne aumentano la capacità di combattere i batteri. In fase sperimentale si è rivelato particolarmente attivo anche contro l’Helycobacter Pylori, un batterio che provoca la maggior parte delle ulcere gastriche.

Tea Tree Oil ( Malaleuca Alternnifolia):
di questa pianta australiana si usa l’olio essenziale ottenuto per distillazione in corrente di vapore delle foglie. Dall’odore caratteristico, l’olio essenziale ha dimostrato di possedere azione antibatterica, antimicotica ed antivirale. L’o.e. non va usato puro sulla pelle tranne che per le onicomicosi. Poche gocce invece diluite in acqua possono essere utilizzate per il trattamento di varie affezioni del cavo orale e di recente sono stati prodotti studi per valutarne l’efficacia, come vero e proprio antibiotico naturale, nelle affezioni delle alte vie respiratorie. Si trovano a questo scopo in commercio anche preparazioni in compresse. Nei bambini l’uso degli oli essenziali è sconsigliato.

Bibliografia:

  • Campanini – Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali
  • Brigo – L’uomo, la fitoterapia, lagemmoterapia
  • https://erbeofficinali.org

Dott. Marco Merigiola  – Farmacista Naturopata